15. marzo 2020
Lacan accentua la positività dell’angoscia, poiché per lui essa è la via privilegiata per accedere al reale. Il che vuol dire che l’angoscia è la via che porta al di là del significante, è la via privilegiata per cogliere quel «resto» che egli chiama oggetto a. Oggetto essenziale, poiché non è l’oggetto desiderato, ma è l’oggetto che, invece, causa il desiderio. Si passa cosí, tramite l’angoscia, dal campo dell’oggetto docile al significante, come sono tutti gli oggetti...
29. dicembre 2019
Ho conosciuto Carmelo Licitra Rosa intervistandolo. Un’intervista telefonica, rapida eppur pregnante sul lavoro dell’analista. Conoscevo alcuni titoli dei suoi lavori, senza averli letti. Dopo l’intervista mi ci sono tuffato perché quel dialogo mi aveva lasciato qualcosa di più di una semplice curiosità. Ascoltandolo avevo capito che dietro la parola si celava la stoffa dello studioso serio, portato più alla riflessione meditata e magari solitaria che al mostrare, al mettere in scena....
psicologia · 10. ottobre 2019
9 luglio, 2018 - 11:57 di Alex Pagliardini Non c’è analisi senza angoscia Si sottolinea spesso, e da più parti3, l’importanza dell’angoscia all’interno di un percorso psicoanalitico, la necessità dell’angoscia affinché ci sia un’analisi, affinché ci sia il processo psicoanalitico. Possiamo dunque affermare, senza esitazioni, che “senza angoscia non si può fare un’analisi!”4. Quest’affermazione non è da intendersi, ovviamente, solo dal versante negativo, ossia, “se...
01. ottobre 2019
Considerata la musa ispiratrice di Nietzsche e Freud, Lou Salomé fu la prima psicanalista donna e una delle donne più colte e affascinanti della sua epoca Dal 26 settembre esce nelle sale ‘Lou von Salomé, il film diretto dalla regista tedesca Cordula Kablitz-Post, che racconta la storia della prima psicoanalista donna della storia, una delle donne più colte e affascinanti della sua epoca. Una donna che, con la sua personalità, fece innamorare di sé i più grandi pensatori di inizio...
Libri · 21. settembre 2019
“Il romanzo-diario pubblicato nel 1938 è un’autentica miniera di filoni problematici, di motivi filosofici, culturali, stilistici, con un ventaglio quanto mai ricco di allusioni, ammiccamenti, trasposizioni, parodie, "pastiches". Una costruzione estremamente composita, a svariati piani, affrontabile sotto molteplici e diverse angolature, certamente anche a causa della continua ‘ambiguità’ (o mediazione) tra filosofia e letteratura.” Franco Fergnani scriveva così nel 1978 a...
07. settembre 2019
Attenzione a non esagerare con il concetto di resilienza, esso può "nuocere" alla salute fisica e mentali. L'atteggiamento tipico contemporaneo è la mania e il senso di onnipotenza che richiama una forma di narcisismo esasperato. "Tutto è possibile" è lo slogan della post.modernità, e con tale imperativo mettiamo a tacere e assumiamo un atteggiamento di negazione dell''inconscio. Ogni posizione soggettiva è determinante della questione in cui ognuno è responsabile delle proprie azioni e...
psicologia · 03. settembre 2019
Uno spettacolo in televisione da non perdere di Alfonso Beradinelli, ilfoglio.it, 1 settembre 2019 Massimo Recalcati in tv che ci spiega che cos’è l’amore è uno spettacolo da non perdere. Sono incappato in lui in una sera d’agosto nella pausa tra un giallo e un altro. Con questo psicoanalista da fiera, lo show culturale fa un passo avanti e qualche altro indietro. Benché in età più avanzata, con Recalcati nasce un nuovo Baricco, un’altra gallina dalle uova d’oro per il suo...
psicologia · 29. agosto 2019
L’efficacia incompresa dell’orientamento psicodinamico. «L’efficacia della psicoterapia psicoanalitica nei contesti di cura»: il 7 a Roma di Francesca Borrelli, ilmanifesto.it, 5 giugno 2019 Da anni, ormai, della sofferenza mentale si è impossessato un ingegnoso mercato, che punta sulla idealizzazione delle neuroscienze e sugli effetti delle terapie cognitiviste, entrambe perfettamente sintonizzate con l’individualismo contemporaneo e il tempo della fretta. La cacciata in esilio del...
Attualità · 28. aprile 2019
Quando parlo con i ragazzi che incontro un po’ ovunque e mentre ascolto per motivi diversi i nuovi adolescenti che adesso chiamiamo «face down generation», cioè generazione china sullo smartphone, mi capita spesso di chiedermi dove sta di casa la loro identità. E come li vedo smanettare uno accanto all’altro sul loro dispositivo appoggiati ad una ringhiera o in equilibrio sull’autobus, mi domando se sono online o offline. Mi rispondo immediatamente che questa distinzione non serve...
Attualità · 03. febbraio 2019
di Pietro Barbetta, 22 gennaio 2019, doppiozero.com Mi giunge ora, domenica 20 gennaio 2019, un WhatsApp. Me lo invia una collega psicoanalista che da anni si occupa di trauma: “Aiutateci, presto non riuscirò più a parlare perché sto congelando”. Il messaggio dice che queste parole sono state inviate alla Guardia Costiera alle 20:30 di oggi. Pare che su questa nave ci siano circa 100 persone, che assommate ai dispersi di questi giorni potrebbero portare le vittime a oltre 250. Da alcuni...

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