Anoressia - Bulimia - Alimentazione Incontrollata

Anoressia Nervosa

Manifestazioni essenziali di questo disturbo sono: rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale, intenso timore di acquistare peso, presenza di un’alterazione dell’immagine corporea per ciò che riguarda forma e dimensioni corporee, amenorrea (assenza di almeno tre cicli mestruali). Si possono distinguere due forme di questo disturbo: l’anoressia restrittiva, in cui la perdita di peso è primariamente ottenuta tramite la riduzione della quantità totale di cibo assunta, digiuno o eccessiva pratica di attività fisica; l’anoressia con bulimia, in cui alle condotte di restrizione del'assunzione del cibo, si aggiungono episodi di abbuffate (caratterizzate da un'abnorme ingestione di cibo in un tempo ridotto e dalla sensazione di perdere il controllo durante l'episodio) alternate a condotte di eliminazione (vomito autoindotto, uso eccessivo di lassativi o diuretici). E’ presente una errata percezione del proprio corpo, vissuto come sgradevole e perennemente inadeguato. Alcuni si sentono grassi in riferimento a tutto il loro corpo, altri pur ammettendo la propria magrezza concentrano le loro critiche ad alcune parti del corpo (la pancia, i glutei, le cosce). Il livello di autostima e di valutazione di sè è influenzato dalla capacità di controllare il proprio peso e i fallimenti sono seguiti da autocritica e svalutazione. Essendo gli standard attesi molto elevati e il metro di giudizio tendente al perfezionismo, diventa molto facile che gli obiettivi non vengano raggiunti e si presentino tali condizioni negative.

 

Bulimia Nervosa

Si fa diagnosi di Bulimia quando sono presenti i seguenti comportamenti: abbuffate ricorrenti, ovvero consumo di quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili, indipendentemente dalla percezione di fame e con la sensazione di perdita di controllo; condotte compensatorie, finalizzate a prevenire l’aumento di peso, come il vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici, digiuno o la pratica eccessiva di esercizio fisico. È, inoltre, presente una continua ed estrema preoccupazione per il peso e le forme corporee. Le abbuffate sono vissute in genere con estrema vergogna e disagio; spesso sono associate a momenti di solitudine, di stress, di sensazione psicologica di vuoto o di noia, ed il cibo viene rapidamente ingerito in maniera scomposta, incoerente ed eccessiva.
Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano almeno due volte a settimana per un periodo minimo di tre mesi. I livelli di autostima sono influenzati dalla forma e dal peso corporei. L’esordio si ha generalmente in un età compresa tra i quindici e i venticinque anni, con un picco nella fascia d’età che va dai 17 ai 19. Sono comunque descritte anche forme precoci, in età infantile, e tardive.

 

Disturbo da Alimentazione Incontrollata

Le persone che soffrono di questo disturbo presentano ricorrenti episodi di abbuffate in assenza delle regolari condotte compensatorie inappropriate tipiche della Bulimia Nervosa. Tali episodi sono associati con almeno tre dei seguenti sintomi: mangiare molto più rapidamente del normale, mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni, mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati, mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando, sentirsi disgustato verso se stesso, depresso, o molto in colpa dopo le abbuffate. E’ presente marcato disagio riguardante il mangiare incontrollato. Il comportamento alimentare incontrollato si manifesta, mediamente, almeno per due giorni alla settimana in un periodo di sei mesi.