Thanopulos: Fermare la disumanità senza tentennamenti

di Sarantis Thanopulos, il manifesto, 4 marzo 2017

Due lavoratori di un supermarket hanno sorpreso due donne nomadi che rovistavano tra i gabbiotti dei rifiuti, in un’area riservata agli “addetti ai lavori”. Le hanno chiuse in uno dei gabbiotti e le hanno videoregistrate. Scimmie in gabbia, secondo la loro messa in scena. Sono stati indagati per sequestro di persona. Matteo Salvini, si è precipitato in loro soccorso, promettendo assistenza legale. Successivamente una delle nomadi ha dichiarato di conoscere i suoi sequestratori: due bravi ragazzi che non comprendeva perché le avessero fatto questo brutto scherzo. Certo, ha aggiunto, non ci pensava proprio di ripassare dalle loro parti. Il reato commesso va al di là del sequestro di persona: alla restrizione arbitraria della libertà si aggiunge una violazione grave della dignità umana dal chiaro intento razzista. In un paese democratico consapevole della forza delle sue istituzioni, di fronte a una crisi di valori di cui la “bravata” dei due razzisti è un sintomo inequivocabile, il presidente della repubblica avrebbe dovuto parlare a voce alta. Avvertire tutti che la democrazia non è un regime clientelare molle e compiacente, ma una forza ferma e temibile per i suoi nemici.

Segue qui:

http://www.psychiatryonline.it/node/6672

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