Di Roberto Terzi
La terra è l’al di là del significato che accade con il significato. Non c’è già la terra «in sé» prima del mondo, ma è il mondo che fa sorgere la terra per differenza da sé, come il significante nel suo accadere fa sorgere il vuoto della Cosa in quanto l’altro da sé; e tuttavia una volta accaduta la terra è irriducibile al mondo, così come il vuoto della Cosa, pur essendo un prodotto del significante, non è più assorbibile da esso. Come il vuoto della Cosa è ciò che rende impossibile la totalizzazione della catena significante, così la terra è ciò che impedisce al mondo di portare tutto a manifestazione, sospendendo la rete di significati e linguaggio della nostra esperienza su una chiusura, che si ritrae in sé, ma lascia traccia del proprio ritirarsi.
Per leggere l'articolo: http://riviste.unimi.it/index.php/noema/article/viewFile/2867/3055
