Contributi – Perfetta, folle o perversa Nel cuore della trama c’è sempre una mamma

Dal romanzo di Peano al saggio di Recalcati al film di Moretti è lei a tessere i fili delle vite dei figli. Anche in punto di morte

di Eleonora Brabieri, ilgiornale.it, 20 maggio 2015

Ci sono le madri dei figli (maschi) e quelle delle figlie (femmine). Ma, in ogni caso, sono madri potenti: nel senso che hanno il potere di generare una storia (come la vita), sono loro, proprio loro, il centro da cui tutto scaturisce. Anche quando tutto sembra finito, quando la madre è sul letto di morte, anzi, in quel momento, paradossalmente, la loro influenza, la loro forza plasmatrice sulla vita dei figli è ancora più intensa: come se la fine vicina accentrasse in loro tutta l'energia, tutti i fili da cui si dipanano le esistenze di chi resta. Dopo una certa infatuazione per i padri e la «nuova paternità», il cinema, i libri, i saggi riscoprono la mamma: non da comprimaria, da corollario necessario, ma da protagonista. Come nel film che Nanni Moretti ha portato a Cannes in questi giorni, Mia madre , un lungo addio commovente alla madre che sta morendo e intorno alla quale ruotano le vite dei due figli, la quotidianità fatta di lavoro, problemi familiari, gelosie, dubbi irrisolti.

Segue qui:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/perfetta-folle-o-perversa-nel-cuore-trama-c-sempre-mamma-1130701.html

Scrivi commento

Commenti: 0