Derrida, cosa c’è scritto nel “notes magico” di Freud?

di Silvano Facioni, ilsussidiario.net, 7 maggio 2015

Il legame tra psicoanalisi e filosofia, nonostante le burrasche che ne scandiscono la storia, manifesta senza alcun dubbio la fecondità dell'incontro tra differenti saperi che solo quando non temono la contaminazione possono aiutare l'uomo a comprendere più a fondo la sua ricerca di senso. Nell'epoca della frammentazione e dell'autoreferenzialità di discipline maggiormente preoccupate di difendere gli esiti conseguiti piuttosto che aprirli a quanto prodotto in altri ambiti, non si può che accogliere ed apprezzare chiunque abbia considerato o consideri i pur legittimi confini tra le regioni del sapere non come barriere o insuperabili muri, ma come soglie, frontiere, dogane che permettono ingressi e fav oriscono scambi. L'opera di Jacques Derrida mostra fin dagli esordi la presenza di istanze e domande provenienti dai territori della psicoanalisi e si può anzi affermare con relativ a certezza che, oltre ai testi espressamente dedicati a Freud, non c'è testo di Derrida in cui non compaia almeno un riferimento al fondatore della psicoanalisi.

Segue qui:

http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2015/5/7/LETTURE-Derrida-cosa-c-e-scritto-nel-notes-magico-di-Freud-/606660/

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Commenti: 1
  • #1

    rassegnaflp (sabato, 16 maggio 2015 20:09)

    : )