Contributi – Sssssshhhhh! Fate silenzio

Cellulari, musica ovunque, bla-bla ad alta voce... L’overdose di rumori mette a rischio salute, creatività, sentimenti. Ma è partita la riscossa del no-sound

di Stefani Berbenni,panorama.it, 2 febbraio 2015

Quando nel 1787, a Philadelphia, si dettero appuntamento 55 delegati di 13 Stati americani per scrivere la Costituzione degli Stati Uniti, le strade intorno al palazzo sede dei lavori furono coperte di terra e sabbia, affinché i rumori esterni non pregiudicassero concentrazione e pensiero. Più di 200 anni dopo è il nostro cervello a reclamare silenzio, provato com’è dall’overdose di sollecitazioni acustiche, volute e subite. In pochi anni infatti il silenzio è quasi scomparso dalla nostra quotidianità, tanto che per trovarlo occorre impegnarsi e spesso pagare coloro che, intorno al bisogno di pace, si sono inventati un nuovo business.

La nostra giornata è scandita da musica a tutto volume, da messaggi pubblicitari, da trilli di cellulari, bit-bit di smartphone, conversazioni altrui, toni di voce da ballarò (il mercato di Palermo, ma anche la trasmissione), figli questi ultimi anche del venir meno delle regole base della buona educazione. Persino gli animali, secondo una ricerca della biologa tedesca Ulrike Lampe, hanno alzato il tono di «voce» in risposta al caos intorno. Si entra in un bar e ci sono la tv o la radio accese, si sale su un taxi e il martellamento non dà tregua; stesso discorso in treno, in metropolitana… Ristoranti, anche stellati, tengono musica di sottofondo, mal interpretando il termine «sottofondo».
I negozi cosiddetti trendy hanno la loro colonna sonora, così alta da non riuscire a sentire la risposta di un addetto alle vendite; nei supermercati e nelle banche vincono i messaggi garruli di promozioni e supersconti; le palestre stanno diventando delle discoteche senza la pista dove ballare: pare che il volume esagerato eviti di sentire il rumore delle macchine pompanti e la fatica; centri estetici, parrucchieri, persino molte sale d’aspetto dei medici, hanno bandito il silenzio. La musica d’ambiente, chiamata piped, ci perseguita.

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http://www.panorama.it/societa/fate-silenzio/

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