Escher in mostra al Chiostro del Bramante. Poliedri che giocano col senso della logica

l Chiostro del Bramante dà spazio all'arte 'paradossale' di Escher, apprezzata da fisici, matematici, scienziati per la precisione ed il rigore delle forme, che rappresentano spesso scenari fantastici intrisi di effetti ottici sorprendenti ottenuti attraverso distorsioni geometriche interconnesse, che vanno via via creando costruzioni impossibili che ingannano l'occhio e la mente.

di Dalna Gualtieri, unmondoditaliani.com, 23 luglio 2014

Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972), incisore e grafico olandese sarà protagonista della mostra presso il Chiostro del Bramante dal 20 settembre 2014 al 22 febbraio 2015, un'esposizione che affascinerà scienziati, logici, fisici, matematici che rivedono nelle sue litografie, incisioni e disegni la struttura rigorosa dell'Infinito, rappresentata dall'interconnessione di figure geometriche, che vanno dal sé verso lo spazio esteriore, in strutture e costruzioni impossibili, che ingannano l'occhio e la mente creando forme paradossali. D'altronde Escher operò nel periodo delle grandi scoperte scientifiche, dalla teoria della relatività alle teorie sulla psicanalisi di Freud, e non poteva che rimanerne permeato e far evolvere in tal senso la sua arte. La relazione piano-spazio, i frattali, la metamorfosi, sono tutti concetti di cui l'arte dell'incisore olandese è pregna. Famose le sue litografie e incisioni su legno che sono esplorazione dell'infinito, dove partendo da concetti scientifici il paradosso la fa da padrone. La mostra sarà visitabile fino al 22 febbraio 2015, un'occasione per entrare in contatto con un artista originale che fa della scienza il punto di partenza della sua arte.
Poliedri che giocano col senso della logica, scale che salgono o scendono a seconda del punto di osservazione, per ricordarci che la realtà non è una ma dipende dal luogo in cui la si guarda e che ciò che è può anche non essere. Sulla scia della relatività anche il concetto di infinito viene riproposto da Escher in chiave artistica in cui figure geometriche e non si 'rincorrono' creando dei paradossi. Concetti come autorefenzialità, come nelle due mani che si disegnano a vicenda, successioni infinite, topologia, processi ricorsivi, Dischi di Poincarè sono solo alcune delle basi logico-matematiche su cui si basano i disegni, le incisioni e le litografie di un artista che ingloba tutto lo scibile dell'umano nelle sue opere. Una mostra da non perdere.

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